“E in coscienza è davvero libero un uomo che ha fame, che è nella miseria, che non ha lavoro, che è umiliato perché non sa come mantenere i suoi figli ed educarli? Questo non è un uomo libero. Sarà libero di bestemmiare, di imprecare, ma questa non è libertà. La libertà senza giustizia sociale è una conquista vana” (Sandro Pertini)
In una società che trasforma in spettacolo tutto ciò che fa notizia, in cui i protagonisti della cronaca diventano eroi a tutti gli effetti, in cui basta apparire per essere riconosciuti e ammirati, cosa vuol dire essere artisti?
Se è vero che la bellezza salverà il mondo, allora si può giustificare e sacrificare ogni cosa in nome di questo alto ideale? Un uomo racconta di sé, della sua arte e del suo percorso per raggiungerla. Un uomo che cerca il suo posto nella società e che cerca la propria visibilità ad ogni costo. Un uomo che cerca l’arte in tutto quello che fa e in tutto quello che è.
Un testo crudo. Atroce e dissacrante, ma sottile e sorprendente allo stesso tempo. Un testo che non vuole elogiare, non vuole sacrificare, ma che semplicemente guarda da un altro punto di vista con fredda ironia. Uno spettacolo noir. Una storia al limite del reale in cui un eroe dei nostri giorni si racconta…
Regia: Alessandro Piazzolla;
aiuto regia Sabina De Giorgi
Scritto ed interpetrato da: Alessandro Piazzolla
Progettazione della fotografia: Anita Piccini
Grafica: Valerio Del Re
Foto di locandina: Barile fotografia.
musiche di A. Piazzolla